Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18987 del 8 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18987PEN

Massima

La falsità materiale in atto pubblico commessa da un pubblico ufficiale, attraverso l'apposizione di firme false o la riproduzione di firme altrui su atti destinati a produrre effetti giuridici, integra il reato di cui all'art. 476 c.p. anche quando gli atti siano acquisiti in copia fotostatica, in quanto tali copie sono equiparate agli originali ai fini probatori, purché idonee ad assicurare l'accertamento dei fatti. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione quando il termine di prescrizione matura prima della deliberazione della sentenza di appello, anche tenendo conto delle sospensioni del corso della prescrizione, salvo che il periodo di sospensione sia stato determinato da esigenze del processo connesse all'esercizio del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4322/2012 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione Dott. Delehaye Enrico, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

Udito per il ricorrente l'avv. (O…

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