Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza breve n. 529 del 2019

ECLI:IT:TARTOS:2019:529SENB

Massima

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Il Questore può sospendere la licenza di un esercizio pubblico solo quando siano effettivamente verificati i presupposti previsti dall'art. 100 del TULPS, ossia quando nel locale si siano verificati tumulti o gravi disordini, oppure esso costituisca abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose, ovvero rappresenti un pericolo per l'ordine pubblico, la moralità pubblica e il buon costume o la sicurezza dei cittadini. Tali presupposti devono essere accertati in concreto, non essendo sufficiente la mera possibilità astratta di turbative dell'ordine pubblico. Pertanto, il provvedimento di sospensione non può essere adottato quando i fatti di violenza e turbativa dell'ordine pubblico si siano verificati all'esterno del locale e non risulti che esso sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose, né che costituisca di per sé un pericolo per la sicurezza pubblica. In tali casi, il Questore non può legittimamente esercitare il potere di sospensione della licenza, dovendo piuttosto adottare altri provvedimenti volti a garantire la sicurezza pubblica nell'area circostante il locale, eventualmente anche richiedendo un maggiore impegno delle forze dell'ordine. La sospensione della licenza, quale misura eccezionale e particolarmente incisiva sulla libertà di iniziativa economica, deve essere adottata solo quando ricorrano in modo inequivoco i presupposti normativamente previsti, non potendo essere giustificata da una generica situazione di pericolo per l'ordine pubblico non direttamente riconducibile al locale in questione.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/04/2019

N. 00529/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00348/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 348 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Firenze, via ((omissis)) 10;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Firenze, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale di Firenze, domiciliataria ex lege in Firenze, via degli Arazzieri, 4;

per l'annullamento

del Decreto del Questore della Provincia di Firenze Di…

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