Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12809 del 4 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12809PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti sussiste anche in assenza di una cassa comune e di una ripartizione rigida dei ruoli tra gli associati, essendo sufficiente l'accertamento di un vincolo associativo stabile, caratterizzato da un minimo di organizzazione, dalla predisposizione di canali di approvvigionamento e smistamento della droga, nonché dalla commissione di condotte rientranti nel programma criminoso, espressione della coscienza e volontà degli associati di far parte del sodalizio e di contribuire al suo illecito sviluppo. L'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203/1991 è configurabile anche nei confronti di chi non sia stato condannato per il reato di associazione mafiosa, essendo sufficiente che il fatto sia stato commesso avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis c.p. o al fine di agevolare l'attività delle associazioni ivi indicate. Il giudizio di equivalenza tra attenuanti generiche e l'aggravante di cui all'art. 74, comma 3, del D.P.R. n. 309/1990 rientra nella discrezionalità del giudice di merito, se sorretta da adeguata motivazione. Per la determinazione della violazione più grave nel reato continuato, il giudice deve fare riferimento alla pena edittale prevista per ciascuno dei reati, considerando più grave la violazione punita più severamente dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersili - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMESSO), nato a (OMESSO);

2. (OMESSO), nato a (OMESSO);

3. (OMESSO), nato a (OMESSO);

4. (OMESSO), nato a (OMESSO);

5. (OMESSO), nato a (OMESSO);

6. (OMESSO), nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del 23/11/2010 della Corte di appello di Caltanissetta;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal consigliere Ersilia Calvanese;

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del…

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