Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5154 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:5154SENB

Massima

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Il rilascio di un titolo edilizio in sanatoria sulla base di una domanda di condono edilizio contenente false attestazioni o alterazioni documentali, anche se non accertate in sede penale, legittima l'amministrazione a esercitare il potere di annullamento in autotutela anche oltre il termine di dodici mesi previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, qualora l'illegittimità non sia in alcun modo imputabile all'amministrazione e risulti ascrivibile esclusivamente al dolo o alla colpa grave del privato. In tali ipotesi, il decorso del tempo e l'affidamento del privato non costituiscono ostacoli all'esercizio del potere di autotutela, in quanto l'interesse pubblico alla rimozione dell'atto illegittimo, specie se caratterizzato da gravi modalità di realizzazione e rilevanti dimensioni, prevale sulla tutela dell'affidamento del privato, il quale non può vantare una posizione giuridica meritevole di protezione in presenza di condotte dolose o gravemente colpose. Pertanto, l'amministrazione può annullare in autotutela il titolo edilizio in sanatoria anche a distanza di anni dalla sua emanazione, qualora accerti che la relativa domanda sia stata presentata con false attestazioni o alterazioni documentali, senza che ciò sia imputabile all'amministrazione, e sussista un prevalente interesse pubblico alla rimozione dell'atto illegittimo.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/04/2022

N. 05154/2022 REG.PROV.COLL.

N. 02212/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2212 del 2022, proposto da
-OMISSIS-., in persona del legale rappresentante p.t., con domicilio digitale presso gli indirizzi di posta elettronica certificata, come risultanti dai registri di giustizia, degli avv.ti Alessandro Pallottino, Giorgio Sbarbaro ed Anna Palmerini che le rappresentano e difendono nel presente giudizio

contro

ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. Valentina Antonelli che la rappresenta e difende nel presente giudizio<…

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