Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7868 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:7868SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione su un'istanza presentata dal privato costituisce un comportamento illegittimo che viola il principio di buona amministrazione e il dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso. L'amministrazione è tenuta a pronunciarsi entro il termine previsto dalla legge, motivando adeguatamente la propria decisione, a tutela del diritto del privato di ottenere una risposta certa e tempestiva. Il mancato esercizio del potere decisorio integra un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorso del privato avverso l'inerzia amministrativa, al fine di ottenere la declaratoria dell'obbligo per l'amministrazione di provvedere. Il principio di buona amministrazione, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'amministrazione di agire con imparzialità, trasparenza e nel rispetto dei termini procedimentali, a tutela dell'affidamento e dei diritti del cittadino. L'inerzia amministrativa, pertanto, non solo viola il dovere di provvedere espressamente, ma pregiudica altresì il corretto svolgimento dell'azione amministrativa e la certezza dei rapporti giuridici. Spetta al giudice amministrativo, nell'esercizio del proprio sindacato, verificare la legittimità del comportamento omissivo della pubblica amministrazione e, ove ne ricorrano i presupposti, ordinare l'adozione del provvedimento richiesto.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2017

N. 07868/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02145/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2145 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Tornarino Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, viale XXI Aprile, 11;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza dell'Orologio, 7;

per la declaratoria dell’illegittimità

del silenzio serbato dal Comune di Fara in Sabina sull’istanza presentata dalla società ricorrente…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.