Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39501 del 30 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39501PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992, convertito in l. n. 356/1992, è legittimo quando sussistono il fumus commissi delicti, ossia l'astratta configurabilità di uno dei reati indicati dalla norma, e il periculum in mora, rappresentato dalla sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, nonché dalla mancata giustificazione della loro lecita provenienza. In tali casi, la presunzione relativa di illecita accumulazione patrimoniale può essere superata solo mediante allegazioni idonee a dimostrare la legittima origine dei beni, a carico del soggetto sottoposto a indagine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SAVANI Pier - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 296/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 18/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;
sentite le conclusioni del PG Dott. DI NARDO M., in ordine all'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 18 dicembre 2014 il Tribunale distrettuale di Catania ha respinto la richiesta di riesame proposta nei riguardi del decreto di sequestro preventivo del Giudice per le Indagini…

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