Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55858 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55858PEN

Massima

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Il delitto di omicidio preterintenzionale si configura quando l'agente, con azioni violente dirette a cagionare lesioni o percosse, cagiona la morte della vittima, senza che tale evento sia voluto, ma essendo esso prevedibile in base alla comune esperienza. L'elemento soggettivo richiesto è il dolo di lesioni o percosse, non essendo necessaria la previsione dell'evento morte, in quanto la legge considera tale evento come conseguenza probabile dell'azione violenta. Pertanto, ai fini della sussistenza del delitto di omicidio preterintenzionale, non occorre accertare la colpa in concreto dell'agente in relazione all'evento morte, essendo sufficiente il nesso causale tra la condotta e l'evento letale, anche quando quest'ultimo sia determinato da una particolare fragilità della vittima, purché tale fragilità non costituisca causa esclusiva dell'evento. L'esclusione della legittima difesa e dell'eccesso colposo richiede una valutazione complessiva delle circostanze concrete, senza che sia necessario considerare il pericolo per l'incolumità di beni diversi dalla vita umana, come un animale domestico. La determinazione della pena, nell'ambito dell'omicidio preterintenzionale, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale può tenere conto, ai fini dell'applicazione delle circostanze attenuanti, anche della ridotta capacità offensiva della vittima, purché tale elemento sia adeguatamente motivato in relazione alla specifica fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PISTORELLI Luca - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/2017 della CORTE di ASSISE di APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MOROSINI ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CESQUI Elisabetta, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori, avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS) per il ricorrente, che hanno conclu…

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