Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38653 del 5 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38653PEN

Massima

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La coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche se realizzata per uso personale, costituisce condotta penalmente rilevante ai sensi dell'art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990, come modificato dalla L. n. 49/2006, in quanto il legislatore ha inteso attribuire a tale attività una rilevanza penale a prescindere dalla finalità di destinazione del prodotto. Il giudice è tenuto a verificare in concreto se la condotta contestata sia assolutamente inidonea a porre in pericolo il bene giuridico protetto, risultando inoffensiva, ma in assenza di un accertamento tecnico che escluda la possibilità di ricavare principio attivo idoneo a produrre effetto stupefacente, la coltivazione domestica non può essere ritenuta penalmente irrilevante. Il divieto di coltivazione, infatti, risponde ad esigenze di tutela della salute collettiva, bene giuridico primario che legittima l'anticipazione della protezione a uno stadio precedente il pericolo concreto, senza che rilevi la distinzione tra coltivazione in senso tecnico-agrario e coltivazione domestica, in quanto qualsiasi tipo di coltivazione contribuisce ad accrescere la quantità di sostanza stupefacente esistente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - rel. Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CAGLIARI;

nei confronti di:

1) RA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 138/2002 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di LANUSEI, depositata il 10/07/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/09/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO LICARI;

Udito il Procuratore Generale che ha concluso per l'annullamen…

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