Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17600 del 6 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17600PEN

Massima

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Il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. si configura quando il pubblico ufficiale, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, pone il privato in una situazione di soggezione, avanzando una richiesta perentoria, ripetuta e con elevato grado di pressione psicologica, tale da indurre il privato a dare o promettere una prestazione non dovuta, al fine di conseguire un vantaggio personale. Diversamente, quando il pubblico ufficiale, pur vantando relazioni o influenze con altri pubblici ufficiali, si limita a prospettare al privato la possibilità di ottenere informazioni o agevolazioni, senza esercitare alcuna pressione induttiva, la condotta può essere ricondotta al delitto di millantato credito di cui all'art. 346-bis c.p., che punisce chi, sfruttando o vantando relazioni con un pubblico ufficiale, indebitamente fa dare o promettere a sé o ad altri denaro o altra utilità come prezzo della mediazione illecita ovvero per remunerare il soggetto qualificato in relazione all'esercizio delle sue funzioni. Perché ricorra il delitto di corruzione è necessario che l'atto o il comportamento oggetto del mercimonio rientrino nelle competenze o nella sfera di influenza dell'ufficio al quale appartiene il soggetto corrotto, nel senso che devono essere espressione, diretta o indiretta, della pubblica funzione esercitata da quest'ultimo. Non integra invece il delitto di corruzione l'intervento del pubblico ufficiale in esecuzione dell'accordo illecito che non comporti l'attivazione di poteri istituzionali propri del suo ufficio o non sia in qualche maniera a questi ricollegabile, essendo invece destinato a incidere nella sfera di attribuzioni di pubblici ufficiali terzi rispetto ai quali il soggetto agente è carente di potere funzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 25/09/2019 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Massimo Ricciarelli;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Senatore Vincenzo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi i difensori, Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS), che hanno chiesto l'accoglimento del ri…

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