Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13852 del 29 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:13852PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve accertare l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, anche quando l'esecuzione della misura sia stata sospesa per un apprezzabile periodo di detenzione, idoneo a incidere sullo stato di pericolosità. Tale rivalutazione è necessaria al fine di verificare se permangano le condizioni che hanno giustificato l'originaria applicazione della misura, tenendo conto dell'evoluzione della personalità del soggetto durante il periodo di restrizione della libertà personale. Ciò in quanto la misura di prevenzione, pur avendo natura cautelare e non sanzionatoria, incide significativamente sulla sfera di libertà dell'individuo e pertanto richiede un costante adeguamento alle mutate condizioni soggettive dell'interessato. Il mancato compimento di tale accertamento, ove risulti necessario in ragione della durata della detenzione, determina l'illegittimità del provvedimento di applicazione o di ripristino della misura di prevenzione, in quanto in contrasto con i principi di proporzionalità e di adeguatezza che devono informare l'esercizio del potere preventivo. Inoltre, le condizioni personali del soggetto, come l'esistenza di gravi patologie, possono rilevare ai fini della valutazione circa la persistenza della pericolosità sociale e l'adeguatezza della misura, in un'ottica di bilanciamento tra le esigenze di prevenzione e il rispetto della dignità umana.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/04/2017 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VANNUCCI MARCO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. GAETA PIETRO, che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 27 aprile 2017 la Corte di appello di Torino confermava la sentenza del T…

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