Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22351 del 28 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22351PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione ad associazione di stampo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. può essere provato attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, purché ritenute intrinsecamente attendibili e sorrette da elementi di riscontro esterno "individualizzanti" che confermino il ruolo e il contributo consapevole e concreto di ciascun imputato alla vita e alle attività del sodalizio criminoso. La valutazione della credibilità soggettiva e dell'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni accusatorie, nonché l'apprezzamento della loro convergenza su fatti direttamente riguardanti la persona dell'imputato e le imputazioni a lui ascritte, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici manifesti. Le risultanze acquisite in altri procedimenti, anche definiti con sentenza irrevocabile di proscioglimento, possono essere legittimamente utilizzate ai fini dell'accertamento di reati diversi da quelli già giudicati. Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, in quanto reato permanente, non si prescrive fino a quando non cessa la condotta criminosa, sicché il decorso del termine prescrizionale deve essere computato a partire dalla data di cessazione della permanenza, che non risulti interrotta da atti interruttivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AM. FR. n. il (OMESSO);

2) CA. BA. n. il (OMESSO);

3) CA. GI. n. il (OMESSO);

4) GR. FR. n. il (OMESSO);

5) VA. LU. n. il (OMESSO);

6) GR. CA. n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/05/2008 della CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere D…

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