Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43136 del 7 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:43136PEN

Massima

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Il mancato rispetto del termine di 48 ore previsto dalla legge per la richiesta di convalida da parte del pubblico ministero di un provvedimento questorile che impone l'obbligo di presentazione alle autorità di pubblica sicurezza in occasione di manifestazioni sportive determina l'inefficacia della misura, senza necessità di ulteriori accertamenti. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il termine di 48 ore previsto dalla legge per la richiesta di convalida da parte del pubblico ministero di un provvedimento questorile che impone l'obbligo di presentazione alle autorità di pubblica sicurezza in occasione di manifestazioni sportive riveste carattere perentorio. Il mancato rispetto di tale termine comporta l'inefficacia automatica della misura, senza che sia necessario procedere ad ulteriori valutazioni sulla legittimità o proporzionalità del provvedimento. Tale principio si fonda sulla tutela costituzionale della libertà personale, che impone il rispetto di rigorosi termini procedurali per l'adozione di misure limitative di tale diritto fondamentale. La Corte ha quindi affermato che la mancata tempestiva richiesta di convalida da parte del pubblico ministero determina l'automatica caducazione del provvedimento, a prescindere da ogni altra considerazione sulla sua legittimità. Questa interpretazione rigorosa del dato normativo mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale avverso provvedimenti restrittivi della libertà personale, imponendo il rispetto di stringenti scadenze procedurali a pena di inefficacia della misura. Il principio espresso dalla Corte di Cassazione si pone quindi a presidio di un fondamentale diritto costituzionale, in linea con i consolidati orientamenti giurisprudenziali volti a sanzionare con la nullità o l'inefficacia le violazioni di termini essenziali previsti dalla legge a garanzia dei diritti della persona.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3861/2011 GIP TRIBUNALE di CATANIA, del 16/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante (accoglimento del ricorso, annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato).

RITENUTO IN FATTO

Con l'ordinanza in esame il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catania ha convalidat…

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