Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 21131 del 16 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21131CIV

Massima

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Il giudice di pace, investito di una querela di falso avverso la relata di notifica di un atto di citazione, non ha il potere di decidere discrezionalmente di non trasmettere gli atti relativi alla querela al tribunale in composizione collegiale e di non sospendere il processo in corso, dovendo invece rimettere la questione al tribunale competente, unico organo giurisdizionale dotato della necessaria competenza funzionale ed inderogabile in materia di querela di falso. Il giudice di pace, pertanto, non può disporre la rinnovazione della notifica dell'atto di citazione, né tantomeno pronunciarsi sulla validità della notifica medesima, dovendo invece limitarsi a sospendere il processo e trasmettere gli atti al tribunale per la decisione sulla querela di falso, in ossequio ai principi di competenza e di separazione delle funzioni giurisdizionali stabiliti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. GIACALONE Giovanni - rel. Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. DE STEFANO Franco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 10638/2012 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende, giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS), (OMISSIS), CONDOMINIO (OMISSIS);

- intimati -

avverso l'ordinanza nel procedimento R.G. 13/2011 del GIUDICE DI PACE di CASTRO VILLARI del 10.2.2012, depositata il 14/02/2012;

udita la relazione della …

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