Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50676 del 29 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50676PEN

Massima

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Il terzo interessato, privo di procura speciale per il ricorso per cassazione, non può stare in giudizio con il ministero di un difensore, essendo applicabile analogicamente la regola dettata dall'art. 100 c.p.p. per la parte civile, il responsabile civile e la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria, secondo la quale essi devono stare in giudizio col ministero di un difensore munito di procura speciale, a differenza dell'indagato/imputato che, essendo assoggettato all'azione penale, sta in giudizio di persona con l'assistenza di un difensore che lo rappresenta anche ex lege e che è titolare di un diritto di impugnazione in favore dell'assistito. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dal terzo interessato senza la necessaria procura speciale è dichiarato inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 09/03/2016 della CORTE APPELLO di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA LAPALORCIA;
lette le conclusioni del PG Dr. FILIPPI Paola, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ha proposto ricorso per cassazione, tramite il difensore, avverso il decreto della Corte d'Appello di Lecce con il quale e…

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