Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26815 del 8 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26815PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di calunnia si configura quando l'agente, consapevole dell'infondatezza dell'accusa, denuncia falsamente una persona per un fatto determinato, previsto dalla legge come reato, al fine di attribuirle una responsabilità penale. Ciò anche qualora l'accusa riguardi un comportamento del denunciato che, pur essendo ritenuto dall'agente come abusivo o arbitrario, non integri gli estremi di un reato specifico, in quanto la condotta del denunciato, ancorché criticabile, rientri nell'esercizio dei poteri e doveri inerenti alla funzione giurisdizionale. Pertanto, la mera convinzione soggettiva dell'agente circa l'illegittimità del comportamento del denunciato non esclude la configurabilità del dolo di calunnia, qualora risulti provato che l'agente fosse consapevole dell'infondatezza dell'accusa penale formulata. Il reato di calunnia sussiste anche quando l'agente denunci falsamente un reato che, al momento del fatto, non era previsto dalla legge come tale, purché il reato presupposto sia astrattamente configurabile. Inoltre, la notifica del decreto di citazione in appello al solo difensore, in caso di irreperibilità dell'imputato presso il domicilio dichiarato, non determina nullità della citazione, in quanto conforme alle previsioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesc - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1510/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 28/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. PELLEGRINO R., che si riporta…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.