Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39615 del 3 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39615PEN

Massima

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Il giudice che emette una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, ai sensi dell'art. 444 c.p.p., è tenuto a dichiarare espressamente la falsità degli atti o documenti oggetto dell'imputazione, in applicazione dell'art. 537 c.p.p., anche in assenza di una specifica richiesta in tal senso. Qualora il giudice ometta tale pronuncia, la sentenza deve essere annullata con rinvio al giudice di merito affinché proceda alla declaratoria di falsità, non potendo il giudice di legittimità provvedere direttamente in assenza di una specifica motivazione sulla ritenuta falsità, che implicherebbe valutazioni di merito incompatibili con il giudizio di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI ((omissis)) del 06/07/2 -

Dott. BEVERE ((omissis)) SENTE -

Dott. FUMO ((omissis)) N. 1 -

Dott. LAPALORCIA ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. rel. Consigliere N. 7645/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) PA. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2679/2010 GIP TRIBUNALE di ((omissis)), del 26/05/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

sentite le conclusioni del PG Dott. MAZZOTTA, che ha chiesto l'annullamento con trasmissione degli…

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