Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'estorsione aggravata si configura quando l'agente, attraverso una serie di condotte minacciose e prevaricatrici, riesce a impossessarsi di un esercizio commerciale della vittima, sfruttandone la prostituzione e traendone ingiusto profitto. La differenziazione delle posizioni concorsuali degli imputati non esclude la rilevanza penale delle condotte del singolo, ove siano comunque accertati gli elementi costitutivi del reato. La valutazione della congruità della pena e del diniego delle circostanze attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, purché sorretta da adeguata motivazione che faccia riferimento ai parametri di cui agli artt. 132 e 133 c.p. Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione si configurano anche quando l'imputato abbia assunto un ruolo attivo nella gestione del locale e nella percezione degli utili derivanti dallo sfruttamento della prostituzione, non essendo sufficiente la mera connivenza.