Cassazione penale Sez. III sentenza n. 49802 del 31 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49802PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di un bene può essere legittimamente disposto solo quando sia adeguatamente motivato in ordine alla sua concreta finalità probatoria, non essendo sufficiente una mera enunciazione di stile. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di un nesso di pertinenzialità tra il bene sottoposto a sequestro e il reato oggetto di indagine, nonché l'effettiva necessità di tale misura cautelare ai fini della raccolta della prova, senza poter fare ricorso a formule generiche o apodittiche. Inoltre, il mantenimento del sequestro non può essere giustificato laddove gli elementi di prova rilevanti siano già stati acquisiti, risultando in tal caso la misura priva di una concreta finalità probatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/11/2017 del TRIB. LIBERTA' di VERONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CIRIELLO ANTONELLA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. FIMIANI PASQUALE che ha chiesto l'annullamento senza rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10.11.2017, depositata in cancelleria il 13.11.2017, il Tribunale di Verona, per quanto qui rileva, ha respinto la richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro probatorio e…

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