Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 264 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:264SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, successivamente all'adozione di un'ordinanza di demolizione, ma prima della proposizione del relativo ricorso giurisdizionale, rende inammissibile il ricorso stesso per difetto di interesse, in quanto l'atto impugnato (l'ordinanza di demolizione) è divenuto inefficace a seguito della domanda di sanatoria, non essendo più idoneo a ledere la posizione giuridica del ricorrente. In tal caso, l'interesse a ricorrere si sposta sui successivi provvedimenti che l'amministrazione adotterà in relazione all'istanza di sanatoria, sia in caso di accoglimento che di rigetto della stessa. Pertanto, la presentazione della domanda di sanatoria prima del ricorso determina l'inammissibilità di quest'ultimo per difetto di interesse, in quanto l'ordinanza di demolizione impugnata non è più idonea a produrre effetti lesivi nei confronti del ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/02/2019

N. 00264/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01038/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1038 del 2011, proposto da
Palama' Massimo, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria Tar in Lecce, via F. Rubichi, n. 23;

contro

Comune di Alliste, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza di demolizione n. 19 del 07/04/2011, notificata in data 18/04/2011, con cui il Responsabile del Settore IV Assetto ed Utilizzazione del Territorio - Ufficio Tecnico del Comune di Alliste ha ingiunto al ricorrente la demolizione del fabbricato ad uso civile abitazione a pian…

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