Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41816 del 17 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41816PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, deve tenere conto della scelta dissociativa e collaborativa del soggetto imputato, anche se tale atteggiamento non è ben visto dall'associazione criminale di appartenenza. Infatti, la scelta di prendere le distanze dall'organizzazione mafiosa e di chiamare in correità altri sodali costituisce un elemento significativo di resipiscenza che, unitamente alla disponibilità a diventare testimone, può incidere sulla valutazione del pericolo di recidiva e sull'adeguatezza della misura cautelare. Pertanto, il giudice non può automaticamente escludere la possibilità di una misura cautelare meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere, solo in ragione della presunzione di adeguatezza di quest'ultima per il reato di associazione mafiosa, senza considerare le peculiarità del caso concreto e gli elementi che possono denotare un effettivo distacco del soggetto dall'organizzazione criminale. La motivazione del provvedimento deve essere logica e coerente nel valutare tutti gli aspetti rilevanti ai fini della scelta della misura cautelare più adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere PALMA TALERICO;
sentite le conclusioni del PG ANTONIETTA PICARDI che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della ordinanza impugnata.
udito il difensore avv. (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento dei motivi ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 15 marzo 2021, il Tribunale di Palermo rigettava l'appello proposto, ai sen…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.