Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42574 del 27 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:42574PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di sostituzione di persona può concorrere con altri reati contro la fede pubblica, come il falso in certificazioni amministrative, quando l'agente abbia posto in essere una pluralità di condotte autonome e distinte, consistenti nella falsificazione di un documento di identità e nella successiva esibizione dello stesso al fine di compiere ulteriori azioni illecite. In tali ipotesi, non si configura un concorso apparente di norme, ma un concorso materiale di reati, in quanto le diverse azioni, pur essendo teleologicamente collegate, sono separate e distinte sotto il profilo cronologico e strutturale. Pertanto, il delitto di sostituzione di persona non può essere assorbito nel reato di falso documentale, quando l'agente abbia posto in essere una pluralità di condotte autonome e distinte, consistenti nella falsificazione di un documento di identità e nella successiva esibizione dello stesso al fine di compiere ulteriori azioni illecite. In tali casi, non si configura un concorso apparente di norme, ma un concorso materiale di reati, in quanto le diverse azioni, pur essendo teleologicamente collegate, sono separate e distinte sotto il profilo cronologico e strutturale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso di reati, deve tenere conto della pluralità di condotte poste in essere dall'agente e della loro autonomia strutturale e cronologica, senza limitarsi a un mero apprezzamento della finalità unitaria dell'azione criminosa. Inoltre, il giudice di merito non è tenuto a motivare specificamente il diniego delle attenuanti generiche, quando il ricorrente si limiti a riproporre gli stessi elementi già sottoposti all'attenzione del giudice di primo grado e da quest'ultimo disattesi, ovvero insista per il loro riconoscimento senza addurre alcuna particolare ragione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandri - Rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza N. 1571/2014 della Corte d'Appello di Reggio Calabria del 23/11/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita nella pubblica udienza del 22 giugno 2018 la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Tudino Alessandrina;
udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto P.G. Dott. Di Leo Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il Difenso…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.