Il diritto di proprietà privata su un bene immobile, acquisito in buona fede attraverso un regolare atto di compravendita, costituisce un diritto soggettivo tutelabile dinanzi al giudice ordinario, anche qualora l'amministrazione pubblica abbia in precedenza avviato un procedimento di espropriazione per pubblica utilità senza portarlo a compimento. In tal caso, il proprietario privato può agire per ottenere la restituzione del bene (c.d. retrocessione totale) ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. n. 327/2001, in quanto titolare di una posizione giuridica soggettiva di diritto, la cui tutela è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario. Diversamente, la retrocessione parziale, che presuppone una valutazione discrezionale dell'amministrazione circa la perdurante utilità pubblica di parte del bene espropriato, configura un interesse legittimo del privato, la cui tutela rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo. Infine, le domande risarcitorie e indennitarie connesse all'espropriazione, non essendo riferibili all'esercizio di poteri pubblicistici, sono anch'esse devolute alla cognizione del giudice ordinario.