Il rispetto delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno costituisce un dovere giuridico inderogabile, la cui violazione integra il reato di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159 del 2011, anche qualora il soggetto sottoposto alla misura sia sorpreso alla guida di un veicolo a motore in assenza di patente di guida, in ragione del principio generale secondo cui il "vivere onestamente e rispettare le leggi" rappresenta un obbligo fondamentale per il destinatario della misura di prevenzione, la cui inosservanza assume rilevanza penale indipendentemente dalla natura e dalla gravità della condotta posta in essere. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato non può essere sindacata in sede di legittimità, ove il ricorso per cassazione si limiti a denunciare una generica e non argomentata censura in ordine alla logicità della motivazione, senza indicare specifici vizi della stessa.