Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3245 del 23 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3245PEN

Massima

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Il divieto di reformatio in peius sancisce che, quando l'unico appellante è l'imputato, il giudice di secondo grado non può irrogare una pena più grave per specie o quantità rispetto a quella inflitta in primo grado, in assenza di impugnazione da parte del pubblico ministero. Tale principio mira a tutelare l'imputato da un peggioramento della sua posizione processuale derivante dall'esercizio del diritto di impugnazione, garantendo la stabilità della decisione di primo grado ove non vi sia una contestazione da parte dell'accusa. Pertanto, il giudice di appello che, in riforma della sentenza di primo grado, applichi una pena più severa senza che il pubblico ministero abbia proposto gravame, incorre in una violazione del divieto di reformatio in peius, comportante l'annullamento della pronuncia. Ciò anche qualora la pena finale risulti inferiore rispetto a quella erroneamente indicata in appello, atteso che il confronto va operato con la sanzione effettivamente irrogata in primo grado. L'accoglimento del motivo di ricorso per violazione del divieto di reformatio in peius determina l'annullamento della sentenza impugnata, salvo che il reato risulti nel frattempo prescritto, nel qual caso l'annullamento avviene senza rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Bologna il 25/10/2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal ((omissis));

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SPINACI Sante, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 25/10/2013, la Corte …

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