Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 279 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:279SENT

Massima

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La revoca di autorizzazioni di polizia, quali la licenza di porto d'armi e il decreto di guardia particolare giurata, deve essere fondata su una valutazione complessiva della personalità del soggetto interessato, che tenga conto non solo di eventuali precedenti penali o deferimenti all'autorità giudiziaria, ma anche di tutte le circostanze di fatto rilevanti ai fini dell'accertamento della sua affidabilità e della probabilità di abuso nell'uso della licenza. L'amministrazione non può limitarsi a evidenziare episodi isolati, anche se oggetto di provvedimenti giudiziari, senza effettuare un'adeguata istruttoria volta a verificare l'incidenza di tali episodi sulla valutazione di pericolosità o inaffidabilità del richiedente. La revoca di tali autorizzazioni, infatti, persegue la finalità di prevenire la commissione di reati e fatti lesivi della pubblica sicurezza, ragion per cui il titolare deve essere persona esente da mende o indizi negativi tali da far ritenere probabile un uso improprio delle facoltà connesse all'autorizzazione. Pertanto, l'amministrazione deve motivare in modo congruo e ragionevole il provvedimento di revoca, dando conto dell'istruttoria svolta e delle specifiche circostanze di fatto che hanno condotto alla valutazione di inaffidabilità o pericolosità del soggetto, senza poter fare affidamento su elementi episodici o privi di una effettiva incidenza sulla sua personalità e sulla probabilità di abusi.

Sentenza completa

N. 05213/2013
REG.RIC.

N. 00279/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05213/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt.60 e 74 cod. proc. ammin., sul ricorso numero di registro generale 5213 del 2013 proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Napoli, Viale Gramsci n.19;

contro

Ministero dell’Interno in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato ope legis presso gli Uffici in Napoli, Via A. Diaz n.11;

per l'annullamento

previa sospensione, del Decreto della Questura di Caserta del 24/4/2013 di revoca del porto di fucile, del Decreto del Prefetto di Livorno del 4/6/2013 di re…

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