Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38303 del 18 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:38303PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando più persone si associano in modo stabile e continuativo per commettere una pluralità di delitti, con ruoli e compiti definiti all'interno del sodalizio criminoso. La sussistenza del vincolo associativo e del ruolo di ciascun partecipe può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali: i frequenti contatti tra gli associati, la stabilità e la ripetitività delle condotte delittuose, il contributo causale e consapevole di ciascuno all'attuazione del programma criminoso, l'assunzione di ruoli direttivi o organizzativi all'interno del sodalizio. Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, il giudice deve valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza sulla base di un giudizio prognostico di elevata probabilità di responsabilità dell'indagato, senza che sia necessaria la prova certa della sua colpevolezza. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto anche degli elementi a discarico forniti dalla difesa, e può essere sindacata in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o travisamento dei fatti, senza che sia consentita una nuova valutazione del materiale probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del tribunale del riesame di MILANO in data 21/02/2014;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessio Scarcella;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'ambrosio V., che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udite, per il ricorrente, le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), che chies…

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