Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6883 del 18 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6883PEN

Massima

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Il reato di sfruttamento della prostituzione minorile di cui all'art. 600-bis, comma 1, c.p. sussiste quando l'agente, consapevole della minore età della persona offesa, induce, favorisce o sfrutta la sua attività di prostituzione, appropriandosi in tutto o in parte dei proventi derivanti dall'esercizio del meretricio, anche attraverso condotte di minaccia e coercizione volte a impedire la fuga o la denuncia della vittima. Il possesso del passaporto falsificato della minore, la convivenza con la stessa, l'invio di denaro ai suoi parenti e le pressioni esercitate sui testimoni per indurli a ritrattare le dichiarazioni accusatorie costituiscono elementi probatori gravi, precisi e concordanti che, nel loro complesso, consentono di ritenere provata la responsabilità dell'imputato, senza che assumano rilievo le eventuali ritrattazioni delle altre persone offese maggiorenni, in quanto verosimilmente determinate dalle minacce dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - est. Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DA. Fl. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza resa il 26.3.2008 dalla corte d'appello di Venezia;

Vista la sentenza denunciata e il ricorso;

Udita la relazione svolta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GERACI Vincenzo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Osserva:

FATTO E DIRITTO

1 - Con se…

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