Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 50017 del 18 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:50017PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che omette o ritarda il versamento di denaro riscosso per conto della pubblica amministrazione realizza il delitto di peculato per appropriazione, in quanto il denaro entra nella disponibilità dell'ente pubblico nel momento stesso della consegna, indipendentemente da eventuali previsioni contrattuali o prassi contra legem che prevedano la trattenuta di una percentuale a titolo di aggio o compenso. L'obbligo di puntuale riversamento delle somme non tollera limitazioni o deroghe, neppure in presenza di ritardi non particolarmente significativi sotto il profilo cronologico, atteso che la sottrazione della "res" alla disponibilità dell'ente pubblico per un lasso temporale ragionevolmente apprezzabile integra una inversione del titolo del possesso "uti dominus". Pertanto, il concessionario incaricato della riscossione di tributi e imposte che omette o ritarda il versamento delle somme incassate realizza il delitto di peculato, in quanto il denaro riscosso dai contribuenti in adempimento di obblighi tributari o di oneri ad essi assimilabili diviene "pubblico" all'atto stesso della riscossione, senza che tale natura possa dissolversi o mutare assetto per effetto di eventuali previsioni contrattuali o prassi contra legem.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. DE AMICIS G. - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2897/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del 10/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito per la parte civile, l'Avv. …

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