Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per la sostituzione di una pena detentiva breve con una pena pecuniaria ai sensi dell'art. 53 della legge n. 689/1981, non è tenuto ad esaminare tutti i parametri previsti dall'art. 133 c.p. per la determinazione della pena, essendo sufficiente il richiamo ai precedenti specifici dell'imputato e la considerazione della natura dei reati a lui attribuiti nel procedimento in corso, purché tale valutazione sia espressa in termini privi di illogicità. Il giudice può, pertanto, legittimamente rigettare l'istanza di sostituzione della pena detentiva sulla base di tali elementi, senza necessità di un'analitica disamina di tutti i criteri di cui all'art. 133 c.p. La decisione di non disporre la sostituzione della pena detentiva breve con una pena pecuniaria deve essere adeguatamente motivata, ma non richiede l'esame di tutti i parametri previsti per la determinazione della pena, essendo sufficiente il riferimento ai precedenti specifici dell'imputato e alla natura dei reati a lui ascritti nel procedimento in corso, purché tale valutazione sia logica e coerente.