Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6277 del 12 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:6277PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre la misura di sicurezza a carico di un soggetto riconosciuto incapace di intendere e di volere al momento del fatto, è tenuto a valutare attentamente le condizioni psichiche attuali dell'interessato, le sue capacità di adattamento e collaborazione con i servizi sanitari territoriali, nonché la concreta idoneità della misura prescelta a contenerne la pericolosità sociale, senza limitarsi a recepire acriticamente le indicazioni del perito, ove queste non appaiano pienamente rispondenti alle esigenze di tutela della collettività e di cura del soggetto. Pur essendo il parere del perito un elemento di valutazione di primaria importanza, il giudice può discostarsi da tale indicazione, purché tale scelta sia adeguatamente motivata sulla base di una complessiva valutazione della situazione concreta, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti emersi nel procedimento, tra cui le difficoltà pregresse nei rapporti con i servizi sanitari, la mancata presa di coscienza del fatto commesso e il rifiuto di intraprendere percorsi riabilitativi, che possono rendere preferibile, allo stato, una misura più contenitiva rispetto a quella suggerita dal perito, al fine di assicurare un'efficace tutela della collettività e un adeguato trattamento terapeutico del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3998/2013 TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO, del 16/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAIAZZO ((omissis));

lette le conclusioni del PG Dott. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con ordinanza in data 16.10.2013 il Tribunale di sorveglianza di Torino confermava la sentenza in data 3.5.2013 nei confronti di (OMISSIS) con …

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