Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24880 del 12 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24880PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata nei confronti di soggetti indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'importazione e alla vendita di sostanze stupefacenti, qualora il compendio indiziario raccolto nel corso delle indagini, costituito da intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione e controllo della polizia giudiziaria, dimostri in modo univoco il ruolo di coordinamento e di collaborazione attiva degli indagati nell'ambito dell'associazione criminale, nonché il pericolo concreto di fuga e di reiterazione del reato. La motivazione del provvedimento cautelare deve illustrare in modo analitico e logico tali elementi probatori, senza che sia necessaria la previa traduzione dell'ordinanza in una lingua comprensibile agli indagati stranieri, qualora risulti accertata la loro adeguata conoscenza della lingua italiana. Inoltre, eventuali vizi relativi agli interrogatori di garanzia non sono deducibili in sede di riesame cautelare, essendo questa limitata alle sole questioni concernenti i termini di cui all'art. 309 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 18/08(7/2014 del Tribunale di Roma - sezione riesame;

esaminati gli atti, i ricorsi e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.

FATTO E DIRITTO

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