Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31982 del 13 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31982PEN

Massima

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Il termine di ventiquattro ore previsto dalla legge per la proposizione del reclamo avverso il provvedimento del magistrato di sorveglianza, ai sensi dell'art. 30-ter della L. n. 354 del 1975, deve essere computato a partire dalla data di effettiva notifica del provvedimento al detenuto, non potendo essere considerato decorso qualora il reclamo sia stato presentato entro tale termine. Pertanto, il giudice di sorveglianza è tenuto ad esaminare nel merito il reclamo proposto tempestivamente dal detenuto, non potendo dichiararlo inammissibile per tardività. Tale principio trova ulteriore conferma nella recente pronuncia della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del termine impugnatorio di 24 ore, ritenendolo irragionevole e sproporzionato rispetto alle esigenze di tutela del diritto di difesa. Infatti, il diritto di impugnare i provvedimenti che incidono sulla libertà personale del detenuto costituisce espressione del più ampio diritto di difesa, il cui esercizio non può essere irragionevolmente compresso da termini così brevi e perentori, tali da rendere di fatto impossibile la proposizione del reclamo. Pertanto, il giudice di sorveglianza, nel valutare la tempestività del reclamo, deve tenere conto della data effettiva di notifica del provvedimento impugnato e non può dichiarare l'inammissibilità dell'impugnazione qualora questa sia stata presentata entro il termine previsto dalla legge, essendo tenuto a esaminarne il merito. Tale principio si applica in tutti i casi analoghi, a prescindere dalle specifiche circostanze del singolo caso concreto, al fine di garantire il rispetto del diritto di difesa del detenuto e l'effettività della tutela giurisdizionale avverso i provvedimenti che incidono sulla sua libertà personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/05/2019 del TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO CAIRO;
lette/sentite le conclusioni del PG;
Letta la requisitoria della Dott.ssa ((omissis)), sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Suprema Corte di cassazione con cui ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di sorveglianza di Napoli, con l'ordi…

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