Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10551 del 11 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10551PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio è configurabile quando l'agente pone in essere atti idonei e univocamente diretti a cagionare la morte della vittima, anche se il risultato letale non si verifica per cause indipendenti dalla sua volontà. L'idoneità e l'univocità dell'azione criminosa sono dimostrate dall'elevato numero di ferite profonde provocate con plurimi fendenti inferti con forza e ferocia in direzione di organi vitali, nonostante i tentativi della vittima di schivare e parare i colpi. La scelta dell'arma, un coltello robusto ed affilato con lama lunga 11 cm assolutamente idonea a raggiungere gli organi vitali, e la direzione dei colpi verso punti vitali, come il torace, sono elementi che comprovano la sussistenza dell'elemento oggettivo e soggettivo del tentato omicidio, anche in assenza di un esito letale per la reazione disperata della vittima. Il comportamento successivo della vittima, che preferisce attendere l'allontanamento dell'aggressore per chiamare le forze dell'ordine piuttosto che chiedere l'intervento del medico, non esclude il pericolo di vita percepito, ma è dovuto alla volontà di sottrarsi al controllo dell'uomo. Né la scelta di un'arma in ceramica, che si rompe durante l'azione, né il fatto che uno dei colpi abbia colpito lo sterno, osso non vitale, sono elementi idonei a escludere l'idoneità e l'univocità dell'azione criminosa e l'esistenza dell'animus necandi, in considerazione delle altre circostanze del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/12/2017 della CORTE. APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAETANO DI GIURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PICARDI ANTONIETTA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di MONZA in difesa di (OMISSIS) che conclude chiedendo la conferma della sentenza impugnata e deposita…

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