Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3739 del 23 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3739PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. è configurabile quando vi sia la prova manifesta dell'esistenza, operatività ed articolazione personale e logistica di un'associazione criminosa, che sia riuscita a instaurare e mantenere, anche con il ricorso alla forza di intimidazione o alla prospettiva di facili e ricchi guadagni, solidi contatti e stabili collegamenti con personale infedele della pubblica amministrazione, allo scopo di condizionare e pilotare a proprio vantaggio i redditizi appalti pubblici, attraverso la manomissione delle offerte in competizione. Costituisce insuperabile riscontro all'ipotesi accusatoria il sequestro in flagranza delle buste contenenti le offerte manomesse, nonché le videoriprese che immortalano gli indagati introdursi illecitamente negli uffici pubblici con la complicità di funzionari infedeli. L'attività captativa è legittimamente disposta quando vi siano gravi indizi di reato, anche per i reati fine, e sussista l'urgenza di impedire la dispersione o l'appropriazione indebita di denaro pubblico, stante la dimensione pubblicistica delle procedure di appalto interessate. Il controllo di legittimità sulla motivazione delle ordinanze cautelari non può riguardare la verifica della rispondenza delle argomentazioni alle acquisizioni processuali, essendo riservata al giudice di merito la relativa valutazione degli elementi indiziari, purché logicamente coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), (attualmente sottoposto al solo obbligo di dimora) nato il giorno (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 6 aprile 2012 del Tribunale del riesame di Reggio Calabria.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso dell'avv. (OMISSIS) ed i motivi aggiunti dell'avv. (OMISSIS);

Udita la relazione fatta dal Consigliere Luigi Lanza;

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott. LETTIERI Nicola che ha concluso pe…

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