Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2720 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:2720SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, consistente nell'ordine di demolizione di opere realizzate in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità dallo stesso, costituisce atto dovuto della pubblica amministrazione, in mera dipendenza dall'accertamento dell'abuso e della sua riconducibilità ad una delle fattispecie di illecito previste dalla legge, senza che sia necessaria una particolare motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo tali ragioni in re ipsa. L'ordine di demolizione può essere legittimamente notificato al proprietario catastale dell'area, il quale fino a prova contraria è quantomeno corresponsabile dell'abuso, senza che rilevi la sua eventuale estraneità alla realizzazione dello stesso. L'inottemperanza all'ordine di demolizione comporta l'acquisizione gratuita dell'opera abusiva e dell'area di sedime al patrimonio comunale, quale sanzione di carattere reale e non personale, volta ad assicurare l'effettività del provvedimento di ripristino dello stato dei luoghi e la soddisfazione del prevalente interesse pubblico all'ordinato assetto del territorio, senza che possa rilevare la sproporzione tra l'entità dell'abuso e la disposta acquisizione. Il provvedimento di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, costituente titolo per l'immissione in possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari, può essere adottato anche senza la specifica indicazione delle aree oggetto di acquisizione, potendosi a tale individuazione procedere anche con successivo, separato atto.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/06/2020

N. 02720/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01518/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1518 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Ada Gaudino, rappresentata e difesa dall'avvocato Raffaele Granata, con domicilio eletto presso lo studio Amedeo Pisanti in Napoli, via Pirro Ligorio n. 10;

contro

Comune di Acerra, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

quanto al ricorso principale:

1) dell’ordinanza di demolizione n. 3 del 04.01.2012 del Comune di Acerra;

2) dell’ordinanza n. 4 del 04.01.2012 del Comune di Acerra di applicazione della sanzione pecuniaria di € 723,00;

3) di ogni altro atto preordinato, connesso e conseguente…

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