Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42874 del 14 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:42874PEN

Massima

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La falsa indicazione di origine italiana su confezioni di funghi provenienti da paesi extracomunitari, anche se accompagnata da certificazione camerale, integra il reato di frode in commercio, non essendo sufficiente a configurare una mera indicazione "fallace" ai sensi della normativa sulla tutela del "Made in Italy". La mera attività di imbustamento e confezionamento di prodotti alimentari non costituisce una "trasformazione sostanziale" idonea a conferire l'origine italiana al prodotto, ai fini dell'applicazione della disciplina comunitaria sull'origine delle merci. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la falsa indicazione di origine italiana su prodotti alimentari, anche se accompagnata da certificazione camerale, integra il reato di frode in commercio, non potendosi configurare una mera indicazione "fallace" ai sensi della normativa sulla tutela del "Made in Italy". Ciò in quanto la semplice attività di imbustamento e confezionamento non costituisce una "trasformazione sostanziale" idonea a conferire l'origine italiana al prodotto, secondo i criteri stabiliti dalla disciplina comunitaria sull'origine delle merci. La massima sottolinea quindi come, ai fini della configurabilità del reato, non sia sufficiente la mera apposizione della bandiera italiana o di una dicitura generica di "prodotto italiano", ma sia necessario che il prodotto abbia effettivamente subito una lavorazione o trasformazione sostanziale in Italia, tale da poterlo qualificare come di origine nazionale. La falsa attestazione di tale requisito, anche se supportata da documentazione camerale, integra gli estremi della frode in commercio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato l'(OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Benevento del 25 marzo 2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandro M. Andronio;

udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza del 24 marzo 2014, il Tribunale di Benevento ha rigettato …

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