Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40289 del 7 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40289PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (art. 74 DPR 309/1990) richiede, oltre alla commissione di singoli episodi di cessione di droga, l'accertamento di un vincolo stabile e duraturo dell'imputato con l'organizzazione criminale, desumibile dalla sua consapevole e volontaria adesione al programma criminoso comune. Ciò si evince dalla continuità temporale e dalla rilevanza del contributo causale fornito dall'imputato, nonché dalla sua posizione all'interno della struttura gerarchica dell'associazione, anche se limitata a compiti esecutivi di spaccio al dettaglio. La mera reiterazione di singoli episodi di cessione di droga, senza elementi che dimostrino il suo stabile inserimento nell'organizzazione, può integrare soltanto il reato di concorso in spaccio di stupefacenti, e non il delitto associativo. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 74 DPR 309/1990, occorre una motivazione adeguata in ordine alla partecipazione dell'imputato all'associazione e al suo ruolo all'interno della stessa, non limitandosi ai singoli reati-fine commessi. Inoltre, la valutazione delle esigenze cautelari deve tenere conto anche di elementi specifici del caso concreto, come la breve durata dell'attività di spaccio e della vita della consorteria, che possono incidere sulla concreta pericolosità sociale dell'imputato e sulla possibilità di applicare misure meno afflittive della custodia cautelare in carcere, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G - rel. Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1411/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 17/07/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIAPIA GAETANA SAVINO;
sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) ha proposto personalmente ricorso per Cassazione avverso l'ordinanza del 17.7.2014 con la quale il Tribunale del Riesame di Catania, provvedendo sulla richiesta di riesame del (OMISSIS) avver…

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