Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1389 del 16 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1389PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da minacce, molestie o comportamenti analoghi, è idonea a cagionare nella vittima uno stato di grave e perdurante timore per la propria incolumità o per quella dei propri familiari, tale da alterare le sue abitudini di vita. A tal fine, il giudice deve valutare concretamente se le condotte poste in essere dall'imputato, anche se occasionali e reciproche, siano effettivamente idonee a provocare nella persona offesa un fondato stato di paura, indipendentemente dalla sussistenza di un intento persecutorio specifico. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, che ricomprende la consapevolezza e volontà di porre in essere condotte idonee a cagionare il grave turbamento psicologico della vittima, a prescindere dalla finalità ultima perseguita dall'agente. Il giudizio di bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti rientra nella discrezionalità del giudice di merito, purché sorretto da adeguata motivazione che dia conto della scelta di ritenere equivalenti le opposte circostanze al fine di realizzare l'adeguatezza della pena irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2021 della CORTE di APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Ceroni Francesca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile o di rigettare…

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