Il provvedimento di annullamento di un'autorizzazione paesaggistica rilasciata ai sensi dell'art. 7 della legge n. 1497/1939 deve essere adottato entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di ricevimento della relativa richiesta, senza che rilevi il successivo momento della comunicazione o notificazione dello stesso provvedimento ai soggetti interessati. L'assenza di adeguata motivazione del parere favorevole espresso dalla Commissione Edilizia integrata, su cui si fonda l'autorizzazione paesaggistica, costituisce un vizio di legittimità che legittima l'annullamento di quest'ultima, ferma restando la necessità per l'amministrazione comunale di rinnovare l'istruttoria e valutare nuovamente la compatibilità dell'intervento edilizio con le esigenze di tutela del territorio vincolato, senza che le valutazioni di merito contenute nell'atto di annullamento abbiano carattere vincolante. Il silenzio-assenso previsto dall'art. 35, comma 18, della legge n. 47/1985 non opera in assenza dell'autorizzazione paesaggistica, essendo il motivato dissenso di un'amministrazione preposta alla tutela ambientale e paesaggistica ostativo al rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria, ai sensi dell'art. 32, comma 4, della medesima legge, a prescindere dalla preesistenza o meno del vincolo sull'area interessata.