Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10027 del 15 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10027PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato si configura quando il soggetto, pur non essendo l'autore materiale, contribuisce in modo apprezzabile alla realizzazione del fatto criminoso, fornendo un contributo partecipativo positivo, morale o materiale, che si realizza anche solo assicurando all'altro concorrente lo stimolo all'azione criminosa o un maggiore senso di sicurezza, rendendo in tal modo palese una chiara adesione alla condotta delittuosa. Pertanto, la mera presenza del concorrente morale sul luogo del reato, senza un effettivo contributo causale, non è sufficiente a integrare il concorso, essendo necessario che il suo comportamento dimostri di aver condiviso gli intenti e istigato o rafforzato il proposito criminoso dell'autore materiale. Inoltre, il delitto di tentata estorsione può concorrere con quello di rapina qualora le relative condotte, pur sviluppandosi entro un unico contesto spazio-temporale, abbiano ad oggetto beni distinti e siano sorrette da parimenti distinte intenzionalità e risoluzione volitiva. Infine, nel concorso di persone nel reato, il legislatore ha adottato il principio dell'equivalenza delle cause, ponendo l'evento a carico di tutti i concorrenti, giacché il reato è di tutti e di ciascuno di quelli che vi presero parte, perché è il risultato della comune cooperazione morale e materiale, onde la solidarietà nel delitto importa la solidarietà nella pena, fermo restando la possibilità di graduare la pena secondo il valore che la singola compartecipazione ha assunto in seno al quadro generale del concorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PACILLI G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5696/2018 emessa dalla Corte d'Appello di Roma il 17 maggio 2018;
Visti gli atti, la sentenza e i ricorsi;
Udita nell'udienza del 17 novembre 2020 la relazione fatta dal Consigliere Dr. Giuseppina Anna Rosaria Pacilli;
Preso atto che si e' in presenza di un ricorso con trattazione in camera di consiglio, senza l'intervento del Procuratore generale e del …

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