Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15687/08 del 16 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:15687PEN

Massima

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Il dolo del reato di calunnia richiede la certezza dell'innocenza dell'incolpato da parte dell'agente, non essendo sufficiente la mera erronea convinzione della colpevolezza. Pertanto, qualora il giudice accerti che l'imputato, pur avendo riferito all'autorità informazioni potenzialmente calunniose, abbia agito in un contesto di grave disagio personale e familiare, senza la piena consapevolezza dell'innocenza del soggetto incolpato, deve escludere la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di calunnia. Ciò in quanto, secondo la giurisprudenza consolidata, il dolo della calunnia è integrato solo quando l'agente abbia la certezza dell'innocenza della persona accusata, non essendo sufficiente il mero dubbio o l'errore ragionevole sulla colpevolezza dell'incolpato. Il giudice, pertanto, nel valutare la sussistenza del dolo calunnioso, deve tenere conto di tutti gli elementi probatori che possano incidere sulla effettiva consapevolezza dell'imputato in ordine all'innocenza della persona incolpata, senza limitarsi a considerare esclusivamente il contenuto delle dichiarazioni accusatorie, ma valutando altresì il contesto personale e familiare in cui esse sono state rese. Solo in presenza della piena consapevolezza dell'innocenza dell'incolpato da parte dell'agente può ritenersi integrato l'elemento soggettivo del reato di calunnia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA ((omissis)) del 14/01/2 -

Dott. AGRO' ((omissis)) SENTE -

Dott. SERPICO ((omissis)) N. -

Dott. ROTUNDO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. MATERA ((omissis)) N. 012701/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) M. G.;

2) MA. ED. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/02/2007 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MATERA LINA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentito il difensore della parte civile ricorrente, avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso;

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