Consiglio di Stato sentenza n. 30 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:30SENT

Massima

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Il superamento dei limiti di altezza massima edificatoria previsti dalle Norme Tecniche di Attuazione del Programma di Fabbricazione comunale, anche se in misura contenuta, comporta l'annullamento dei titoli edilizi rilasciati in violazione di tali prescrizioni urbanistiche, non potendo trovare applicazione il margine di tolleranza del 2% previsto dall'art. 34, comma 2-ter, del d.P.R. n. 380/2001 per gli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire. Ciò in quanto la realizzazione di un fabbricato in difformità dalle norme urbanistiche vigenti, anche se in misura lieve, integra un vizio di legittimità che non può essere sanato attraverso il mero esercizio dei poteri sanzionatori, essendo necessario il ripristino della legalità urbanistica mediante l'annullamento del titolo edilizio illegittimamente rilasciato. Il rispetto dei limiti di altezza massima edificatoria costituisce, infatti, un requisito essenziale per l'ottenimento del permesso di costruire, la cui violazione determina l'illegittimità del provvedimento autorizzatorio, a prescindere dalla possibilità di sanare la difformità attraverso interventi successivi. Pertanto, l'accertamento del superamento dei limiti di altezza imposti dalla normativa urbanistica locale, anche se in misura contenuta, comporta l'annullamento del titolo edilizio rilasciato in violazione di tali prescrizioni, non essendo sufficiente l'esercizio dei poteri sanzionatori, atteso che la realizzazione di un fabbricato in difformità dalle norme urbanistiche vigenti, anche se in misura lieve, integra un vizio di legittimità che non può essere sanato attraverso il mero esercizio di tali poteri, essendo necessario il ripristino della legalità urbanistica mediante l'annullamento del titolo edilizio illegittimamente rilasciato.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/01/2018

N. 00030/2018REG.PROV.COLL.

N. 06210/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6210 del 2016, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, viale Vaticano N.48;

contro

Comune di Siano non costituito in giudizio;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis)), rappresentate e difese dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via XX Settembre, 98/E;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CAMPANIA - SEZ. STACCATA DI SALERNO: SEZIONE II n. 00070/2016, resa tra le parti, concernente del permes…

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