L'ente proprietario o gestore di una strada pubblica ha il dovere di provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia della stessa, ivi comprese le sue pertinenze, al fine di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale, anche attraverso la rimozione di rifiuti abbandonati lungo il percorso. Tale obbligo, previsto dall'art. 14 del Codice della Strada, è una norma speciale di settore che non può essere derogata se non da altra disposizione normativa espressa, e prescinde dall'accertamento della responsabilità per dolo o colpa nell'abbandono dei rifiuti, essendo finalizzato prioritariamente alla tutela della sicurezza della circolazione. Pertanto, il Sindaco, nell'esercizio dei suoi poteri contingibili e urgenti, può legittimamente ordinare all'ente proprietario o gestore della strada la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati lungo il percorso stradale e sue pertinenze, senza che ciò comporti una violazione del principio "chi inquina paga" di cui alla direttiva 2004/35/CE e al d.lgs. n. 152/2006, in quanto tale normativa non prevede deroghe specifiche all'obbligo di cui all'art. 14 del Codice della Strada. Inoltre, l'affidamento della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti all'ente proprietario o gestore della strada, anziché al Comune, risulta più razionale ed efficace per garantire la sicurezza della circolazione stradale e l'operatività del servizio di raccolta rifiuti, evitando interferenze e incompatibilità con il normale flusso del traffico.