Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28737 del 21 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:28737PEN

Massima

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Ai sensi del Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 12, comma 3 quater, l'aggravante di cui alla lettera a) del comma 3 del medesimo articolo può essere oggetto di giudizio di comparazione, di equivalenza o prevalenza, soltanto in concorso delle circostanze di cui agli articoli 98 e 114 c.p.; in ogni diversa ipotesi, le diminuzioni di pena si operano sulla quantità di pena conseguente all'applicazione della aggravante, senza possibilità di comparazione con le circostanze generiche. Il giudice, pur avendo ritenuto sussistente l'aggravante, non può procedere al giudizio di comparazione tra tale aggravante e le circostanze generiche concesse, se non ricorrono le specifiche condizioni previste dalla legge; in tal caso, la sentenza deve essere annullata limitatamente al trattamento sanzionatorio, con rinvio per la rideterminazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Ancona;

contro

GI. UW. HE. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del tribunale di Pesaro in composizione monopcratica del 29 settembre 2009;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Presidente Dr. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del S. Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), che ha co…

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