Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44841 del 24 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:44841PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare degli arresti domiciliari può essere mantenuta anche in presenza di elementi che attestano il ravvedimento e la collaborazione dell'imputato, quali l'osservanza delle prescrizioni, l'inserimento nel contesto sociale, l'assenza di precedenti, lo svolgimento di attività lavorativa regolare e la fattiva collaborazione con gli inquirenti, purché permangano concrete esigenze cautelari legate al pericolo di reiterazione del reato, in particolare quando il quantum di sostanza stupefacente detenuta, pur non rientrando nella soglia della "ingente quantità", risulti comunque rilevante ai fini dello spaccio. Tuttavia, ove sussistano i presupposti per il riconoscimento di circostanze attenuanti, come la collaborazione con la giustizia, e per l'applicazione della sospensione condizionale della pena, la misura cautelare detentiva può risultare non proporzionata, dovendosi privilegiare, ove possibile, misure meno afflittive, come l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, idonee a soddisfare le esigenze cautelari. La valutazione circa l'ammissione dell'imputato al lavoro esterno deve tenere conto non solo dell'assenza di familiari in grado di provvedere al suo mantenimento, ma anche dell'opportunità di favorire il suo reinserimento sociale attraverso tale attività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO P. - Presidente

Dott. RICCIARELLI M. - Consigliere

Dott. GALLUCCI E. - Consigliere

Dott. ROSATI - rel. Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/06/2022 del Tribunale di Ancona;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Procuratore generale, Sost. Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), imputato del delitto di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo mdma ed hashish, in quantita' sufficienti a ricavarne, rispettivamente, 153 e 26.091 dosi a…

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