Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42574 del 22 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42574PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso per cassazione, non può riesaminare nel merito le risultanze processuali e le valutazioni probatorie effettuate dai giudici di merito, salvo il caso in cui sia dedotto e dimostrato il vizio di travisamento della prova, ovvero l'omissione o l'illogicità della motivazione in relazione a specifici elementi probatori decisivi. Il sindacato del giudice di legittimità è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza possibilità di una diversa ricostruzione dei fatti. Inoltre, quando vi è una "doppia conforme" (sentenze di primo e secondo grado conformi), il vizio di travisamento della prova può essere rilevato solo se il ricorrente dimostra che l'argomento probatorio asseritamente travisato è stato introdotto per la prima volta nella motivazione del provvedimento di secondo grado. Infine, in tema di trattamento sanzionatorio, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, purché la motivazione sia congrua e logica in relazione agli elementi considerati, senza che sia necessario un esame analitico di tutti i fattori favorevoli e sfavorevoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3224/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del 13/01/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCOLI GRAZIA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella persona del Dott. IZZO Gioacchino, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Milano, in…

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