Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 38079 del 7 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38079PEN

Massima

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Il condannato non può proporre personalmente ricorso per cassazione avverso i provvedimenti del Tribunale di Sorveglianza, essendo necessaria la rappresentanza tecnica di un difensore iscritto all'albo speciale della Corte di Cassazione, a pena di inammissibilità del ricorso. Tale requisito formale di procedibilità, introdotto dalla Legge n. 103 del 2017, si applica anche ai ricorsi proposti successivamente all'entrata in vigore della nuova disciplina, non potendo il condannato avvalersi della facoltà di impugnazione personale previgente. L'inosservanza di tale formalità comporta la declaratoria di inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, salvo che non ricorrano specifiche cause di esclusione della colpa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/09/2017 del TRIB. SORVEGLIANZA di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPO CASA.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), condannato alla pena di sette anni di reclusione in relazione ai reati di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73, commi 1 e 6, ricorre avverso l'ordinanza resa in data 19.9.2017, con la quale il Tribunale di Sorveglianza di Bari ha rigettato le…

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