Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25448 del 24 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25448PEN

Massima

Il giudice di merito, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, può legittimamente ritenere provato il fatto di reato, anche in assenza di ulteriori riscontri probatori, purché tali dichiarazioni risultino coerenti, precise e logicamente verosimili, nonché compatibili con gli elementi di prova acquisiti, come la certificazione medica attestante le lesioni subite. La pregressa conflittualità tra le parti, derivante da una situazione di separazione coniugale, non incide sulla valutazione della prova testimoniale, ove questa presenti i requisiti di affidabilità sopra indicati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. ((omissis)), l'8.1.2010, difensore di:

DE. VE. Ez. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Roma del 10 ottobre 2009;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO;

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto Dr. GALATI Giovanni, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

Sentito, altresi', l'avv. ((omissis)), difensore de…

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