Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12582 del 19 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12582PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento aggravato dalla esposizione del bene alla pubblica fede è procedibile d'ufficio, indipendentemente dalla remissione di querela da parte della persona offesa, in quanto la valutazione di equivalenza o sub-valenza delle circostanze aggravanti rileva solo ai fini della determinazione della pena e non incide sulla natura procedibile d'ufficio del reato. Pertanto, la remissione di querela non determina l'estinzione del reato aggravato, che rimane perseguibile d'ufficio, e il giudice non può dichiarare il non doversi procedere per tale causa estintiva. Inoltre, eventuali circostanze di fatto emerse nel corso del processo, ma non dedotte nei motivi di impugnazione, non possono essere prese in considerazione dal giudice di legittimità, in quanto inammissibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna M. - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pielui - Rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS), ivi residente in (OMISSIS), elettivamente domiciliata presso l'Avv. (OMISSIS);
avverso la sentenza del 3/5/2016 della Corte di Appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Cianfrocca Pierluigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Lignola Ferdinando, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore de…

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