Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 657 del 11 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:657PEN

Massima

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Il delitto di corruzione propria si configura quando tra un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio e un privato sia raggiunto un accordo, anche solo di massima, sulla retribuzione da versare in cambio di un atto o di un comportamento del pubblico agente, a prescindere dalla concreta realizzazione dell'atto contrario ai doveri d'ufficio o comunque rientrante nelle competenze dell'ufficio cui il soggetto appartiene. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria l'identificazione nominativa del pubblico ufficiale corrotto, essendo sufficiente che emerga con certezza la sua qualifica pubblica e il suo coinvolgimento nell'accordo corruttivo. La condotta del privato che, dietro indebita promessa o corresponsione di una retribuzione, realizzi un'attività di collegamento tra questi e il pubblico ufficiale funzionale all'accordo corruttivo, integra il concorso nel reato di corruzione propria, e non il reato di traffico di influenze illecite, essendo la retribuzione dell'agente causalmente orientata alla realizzazione dell'accordo stesso e non limitata soltanto a remunerare l'opera di mediazione. Il delitto di corruzione si consuma anche quando l'accordo corruttivo non abbia avuto esecuzione per cause indipendenti dalla volontà degli agenti, essendo sufficiente il raggiungimento di un accordo di massima sulla retribuzione da versare in cambio dell'atto o del comportamento del pubblico agente. Le dichiarazioni del coimputato, se adeguatamente riscontrate da altri elementi di prova, possono costituire valido fondamento per la pronuncia di condanna, senza che sia necessaria la prova di un contributo causale del concorrente nell'esecuzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Antonio - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/06/2021 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. RICCARDI Giuseppe, che ha concluso chiedendo per (OMISSIS) la declaratoria di inammissibilita' del ricorso e per (OMISSIS) di rimett…

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